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Politica fiscale indiana: modifiche vantaggiose per le aziende estere nel 2025

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Il governo indiano vuole rendere più facile fare business nel proprio Paese: ecco perché da quest’anno sta implementando importanti modifiche alla sua politica fiscale al fine di attrarre maggiori investimenti dall’estero. Queste modifiche includono l’esenzione dell’Angel Tax per gli investitori stranieri e una riduzione dell’aliquota dell’imposta sulle società dal 40% al 35%. Di seguito, elenchiamo i cambiamenti più significativi della politica fiscale indiana.

uomo affari al telefono

La politica fiscale indiana per le aziende estere

La politica fiscale indiana per le aziende estere varia in base al loro status di residenza: quest’ultimo determina i suoi obblighi fiscali e se l’azienda viene tassata sul suo reddito globale o solo sul reddito generato in India. Esistono due diversi status di residenza con relative regole fiscali:

  1. Aziende residenti: secondo la Sezione 6(3) dell’Income Tax Act (Legge dell’Imposta sul Reddito), un’azienda residente in India è tassata sul suo reddito globale, incluso il reddito guadagnato al di fuori dell’India. Un’azienda si qualifica come residente in India se:
    – È un’organizzazione indiana;
    – Oppure se la sua Sede Operativa (Place of Effective Management, POEM) si trova in India.

  2. Aziende non residenti: le aziende non residenti sono tassate solo sul reddito guadagnato, maturato o ricevuto in India. Lo status di residenza di un’azienda non residente è determinato dal fatturato dell’azienda e dal suo POEM. Quest’ultimo viene preso in considerazione solo se il fatturato dell’azienda supera i 500 milioni di rupie indiane o i 6 milioni di dollari. Per i non residenti con un fatturato inferiore a questa soglia, viene tassato solo il reddito proveniente dall’India.

Riduzione dell’Imposta sui redditi delle società (Ires) per le aziende estere nel 2025

In quest’anno fiscale, il governo indiano ha fatto passi avanti riducendo la nostra cosiddetta Ires per le aziende estere che lavorano in India dal 40% al 35%. Questa riduzione facilita l’espansione delle attività in India per le aziende globali.

L’Ires per le aziende estere in India dipende dal loro livello di reddito e viene calcolata come segue:
  1. L’aliquota fiscale standard per le aziende estere è il 35% sul reddito imponibile totale
  2. Un’ulteriore sovrattassa del 2% viene applicata se il reddito imponibile totale supera i 10 milioni di rupie indiane ma è inferiore ai 100 milioni di rupie indiane
  3. Un’ulteriore sovrattassa del 5% viene applicata se il reddito totale supera i 10 milioni di rupie indiane
  4. Imposta su sanità e istruzione: una sovrattassa standard del 4% viene applicata sull’imposta del reddito totale (inclusa una sovrattassa, se applicabile).

Modifiche della politica fiscale indiana per aziende straniere 2025

Inoltre, il governo indiano offre esenzioni marginali se l’importo totale da pagare (comprese le sovrattasse) supera determinate soglie di reddito, in modo che la sovrattassa non sia un onere sproporzionato per le aziende.

Imposta Alternativa Minima (Minimum Alternate Tax, MAT) nel 2025

Le aziende estere che hanno una sede stabile in India sono soggette anche alle regole dell’Imposta Alternativa Minima (MAT). Secondo queste regole, l’azienda deve pagare un’imposta del 15% sull’utile contabile se la passività fiscale normale è inferiore al 15% dell’utile contabile. Tuttavia, la MAT non si applica a determinati tipi di reddito come:

  • Dividendi
  • Plusvalenze derivanti dal trasferimento di azioni
  • Royalties e compensi per servizi tecnici

Le aziende estere possono evitare di pagare la MAT se sono residenti in Paesi con un accordo sulla doppia imposizione con l’India (Double Taxation Agreement, DTAA) e non hanno una sede stabile in India.

Imposta sui beni e servizi (IVA – GST) nel 2025

Le aziende straniere che forniscono beni o servizi ai consumatori indiani, ma non hanno una sede stabile in India, devono registrarsi per l’imposta sui beni e servizi (versione indiana dell’IVA).

Questo vale per tutte le aziende estere attive sul mercato indiano, per adempiere agli obblighi della legislazione fiscale indiana.

Per saperne di più sull’IVA in India puoi consultare questo nostro articolo.

Esenzione dall’Angel Tax nel 2025

Un importante vantaggio che è stato introdotto durante l’anno fiscale 2025 è l’esenzione dall’Angel Tax.

Quest’imposta viene spesso applicata quando una start-up raccoglie fondi da investitori esteri a un premio superiore al fair market value (FMV). Tale ammontare in eccesso viene considerato come fonte di reddito ed è quindi soggetto a tassazione.

La nuova esenzione del governo indiano rimuove questo onere per gli investitori stranieri, rendendo più facile per loro investire nelle start-up indiane.

Cosa possono aspettarsi le aziende estere dalla politica fiscale indiana nel 2025?

Si prevede che il governo indiano introdurrà misure fiscali ancora più flessibili nel 2025 per stimolare ulteriormente le attività commerciali in India. Le aziende estere dovrebbero tenere d’occhio quanto segue:

  • Il settore manufatturiero indiano diventerà ancora più attrattivo. Il governo indiano continuerà probabilmente a concentrarsi sull’aumento della capacità manifatturiera indiana potenziando il Programma di Incentivi Legati alla Produzione (Production-Linked Incentive, PLI). Questo programma mira a stimolare la produzione di beni e tecnologie importanti all’interno dell’India e offre vantaggi lucrativi sia per le aziende estere che per quelle indiane, soprattutto in settori quali quello elettronico, tessile e automobilistico.

  • Aliquote IVA più semplici. Una delle riforme previste è la fusione delle aliquote IVA del 12% e del 18% in un’unica aliquota, semplificando la struttura fiscale per le aziende. Queste due aliquote coprono circa il 70% di tutti i beni e servizi tassabili in India, e una flat tax eliminerebbe ogni confusione e allevierebbe l’onere di conformità per le aziende estere.

  • Schema di amnistia per incoraggiare le aziende a risolvere le controversie fiscali pendenti. Si prevede che il governo indiano introdurrà un programma di amnistia in base al quale le aziende che risolvono volontariamente le loro controversie pendenti otterranno un’esenzione del 75% dalle sanzioni. Quest’iniziativa intende eliminare l’arretrato e creare un ambiente fiscale più flessibile e trasparente. La regolamentazione potrebbe essere introdotta in fasi, con settori come i beni di largo consumo (FMCG) e quello tessile che avranno la priorità nella fase iniziale.

  • Crescita del settore R&D: l’India è in ritardo rispetto alle economie più avanzate del mondo quando si tratta di spesa in Ricerca e Sviluppo (R&D). Attualmente ammonta solo allo 0,7% del PIL rispetto al 4% dei Paesi leader. Nel 2025 si prevede che alcune delle misure di incentivi incluse nel Programma di Incentivi Legati alla Produzione si applicheranno specificamente al settore R&D, il che potrebbe aiutare le aziende indiane a crescere nei settori dell’innovazione e della tecnologia. Questo è particolarmente rilevante per le aziende estere con filiali focalizzate sulla R&D o per le aziende che operano nel settore tecnologico.